I Titoli di Stato esteri sono veramente necessari per il portafoglio?

Spesso ci chiediamo se i Titoli di Stato esteri sono veramente necessari o utili per il portafoglio.
In base alla necessità di diversificare il più possibile il portafoglio, sicuramente questa Asset Class può tornare utile sia per distribuire il "rischio paese" sia per sfruttare l'opportunità di investire su strumenti quotati con valute diverse.
In merito a questo ultimo aspetto, devo dire che l'Analisi Tecnica effettuata sistematicamente anche sui cross di cambio del Forex, consente di massimizzare il rendimento dei Titoli Obbligazionari esteri in generale, come ad esempio i Titoli quotati in Dollari che in questi ultimi giorni possono diventare interessanti per via della possibile inversione di tendenza del cambio EUR/USD.

Ma la vera domanda da porci è: tutti i Titoli di Stato esteri sono interessanti/convenienti? Come scegliere i Titoli per diversificare il portafoglio obbligazionario?

Grazie al nuovo sistema di aggiornamento dati Winborsa MDC ora è possibile analizzare a fondo anche i Titoli di Stato esteri, per capire come impattano realmente sul portafoglio e se sono realmente appetibili.
Importando infatti i dati dei principali Titoli di Stato del mercato EuroMOT ed importandone i dati anagrafici specifici per l'Analisi Automatica Obbligazionaria, Momentum Trader potrà facilmente stilare una classifica o evidenziare i Titoli più interessanti così come quelli da evitare completamente.

Nel grafico riportato vi sono ad esempio numerosi Titoli di Stato esteri che addirittura presentano un Rendimento Annuo Effettivo negativo (quelli evidenziati in blu), ovvero che a conti fatti comportano una perdita anziché una rendita indipendentemente da come andrà il mercato.
Viceversa i Titoli migliori sono quelli che consentono comunque di ottenere una rendita positiva, ma se possibile anche superiore al rendimento nominale, ovvero sovraperformando con un Extra Rendimento Annuo (come i BTP evidenziati in azzurro nell'immagine seguente).

BTP-OK2png