BTP Trading ? Why not ?

Perché fare trading sui BTP, in fondo garantiscono una cedola fissa e vengono rimborsati a valore garantito alla scadenza (100). Poi sono Titoli di Stato, quindi per definizione sono obbligazioni a basso rischio...

Personalmente non la penso così, in quanto ritengo che il concetto di rischio non dipenda dalla Asset Class in sé, ma sostanzialmente dal reale Max Drawdown, ovvero in soldoni dalla massima perdita che può comportare storicamente in un ribasso.

Per non far torto a nessuno, prendo come esempio il BTP più "lungo" attualmente in contrattazione, ovvero il BTP con scadenza marzo 2067 e rendimento 2,8% annuo, analizzandone con l'Analisi Tecnica tradizionale (Trendline) tutto il suo andamento dall'emissione (4 anni).

Così scopriamo che in soli 4 anni ha dimostrato notevoli variazioni, da -22% (Max Drawdown) a +55%, capace di dormire sugli stessi valori per lungo tempo o avere periodi da vero e proprio ottovolante.

Quale metodo di trading utilizzare? Basta quello più semplice e consolidato dell'Analisi Tecnica, ovvero le Trendline: si disegnano solo i trend di medio-lungo periodo e si opera (in questo caso solo long) sulle rotture al rialzo o al ribasso come in questo grafico:

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L'ottimo risultato è evidenziato in particolar modo dalla Equity Line, ovvero la sommatoria degli effetti di tutte le operazioni eseguite, tracciata in forma grafica in modo da poterla confrontare con l'andamento del sottostante (solo per maggior chiarezza è stata spenta la visualizzazione delle Trendline):

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In 4 anni il risultato è +70% contro il +20% del sottostante, inoltre trattandosi di semplice trading long, durante i ribassi del BTP il capitale è stato salvaguardato spostandolo tutto in liquidità (periodi caratterizzati da una linea orizzontale), mentre nei periodi investiti va considerato in aggiunta anche l'incasso della relativa cedola.