Abbiamo la memoria corta ... (comunque il rimbalzo ci sarà)

L'Analisi Tecnica ci sta fornendo numerosi segnali che indicano un ormai prossimo rimbalzo (si spera non un "rimbalzo del gatto morto" come i tentativi visti sino ad ora), ma solo in settimane negative come questa ci si ricorda che i mercati non possono salire all'infinito, lasciandoci dormire sonni tranquilli.
Così come non è vero che "tanto i mercati azionari crescono sempre sul lungo termine".
In realtà abbiamo solo la memoria corta, in quanto basta guardare un semplice grafico di lunghissimo periodo per rendersi conto della reale situazione.


Il grafico riporta l'indice italiano negli ultimi 23 anni e possiamo trarre diverse informazioni utili in questi frangenti concitati:


  1. Questo tracollo è si molto grande (-40%), ma in passato ci sono stati ribassi ben più consistenti (-75%) anche se diluiti in un periodo più lungo.
  2. La tendenza di lunghissimo periodo dell'indice italiano è tecnicamente al ribasso (da 20 anni esatti).
  3. Negli ultimi 10 anni invece il mercato italiano si muove in orizzontale, oscillando sempre tra i 25000 ed i 12500, senza mai uscire da questa gabbia e senza poter rivedere i massimi storici del 2000 e 2007.
  4. C'è ancora un po' di spazio per raggiungere il lato inferiore di questo canale orizzontale decennale, quindi l'indice potrebbe ritracciare ulteriormente sino ai 12500.


Per fortuna la Pista Ciclica ci indica molto chiaramente i trend al ribasso violenti e ripidi come quello attuale (rettangoli gialli), dandoci informazioni preziosi sul probabile rimbalzo che sicuramente anche in questo caso ci sarà.
Trend paragonabili a questo si sono già verificati in passato (per es. l'11 settembre 2001), ma sono sempre stati seguiti da rimbalzi altrettanto repentini e violenti, proporzionati all'eccesso della Pista Ciclica, che ora sta segnando valori veramente eccessivi.